Un altro genere di Cooperativa

Cadiai ottiene la certificazione della parità di genere

Quanto è inclusiva la nostra Cooperativa? Stiamo adottando politiche adeguate a ridurre il divario di genere e promuovere un ambiente di lavoro paritario a livello retributivo e occupazionale tra lavoratrici e lavoratori?

Alla ricerca della parità di genere
Per rispondere a queste domande nel corso del 2023 Cadiai ha intrapreso il percorso per ottenere la certificazione della parità di genere, un’attività prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e promossa dal Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri con l’obiettivo di ottenere, entro il 2026, l’incremento di cinque punti nella classifica dell’indice sull’uguaglianza di genere elaborato dall’Istituto Europeo per l’Uguaglianza di Genere (EIGE), che attualmente vede l’Italia al 14° posto nella classifica dei Paesi dell’Unione Europea.

Dal dire al fare
A settembre il Consiglio di Amministrazione ha istituito il Comitato per le Pari Opportunità per proseguire le attività del precedente Gruppo di Lavoro per le Pari Opportunità. Il Comitato ha la funzione di monitorare internamente, attraverso la valutazione di un insieme di indicatori, il livello di conformità alla certificazione ma anche di determinare le linee di azione per lo sviluppo della parità di genere e delle pari opportunità in Cooperativa.
Il risultato dei lavori del Comitato è stata la redazione del “Piano triennale per la parità di genere e le pari opportunità 2023-2025”, che identifica una serie di iniziative da svolgere di anno in anno. Fra gli obiettivi del piano, la formazione e la sensibilizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori sul tema della parità di genere, con focus particolare sulla prevenzione delle molestie nei luoghi di lavoro e sul favorire l’utilizzo di un linguaggio equo e inclusivo a tutti i livelli dell’organizzazione, e l’introduzione della carriera “Alias”, vale a dire della possibilità per il personale di comparire nella burocrazia interna alla Cooperativa con il nome che corrisponde alla propria identità di genere anche se diversa da quella anagrafica, senza che questo incida sui riferimenti legali.

I frutti del nostro impegno
A dicembre 2023, a coronamento del percorso intrapreso, la Cooperativa ha ottenuto un punteggio complessivo di conformità pari all’85% (rispetto al minimo richiesto del 60%), raggiungendo quindi dei buoni risultati nelle sei macro-aree oggetto di valutazione: cultura e strategia, governance, processi del personale, opportunità di crescita ed inclusione delle donne in azienda, equità remunerativa per genere, tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro.
La certificazione è stata rilasciata da Uniter, fra i primi enti abilitati a certificare la conformità alla PdR 125 a livello nazionale, un ente di grande competenza rispetto all’ambito di attività della nostra Cooperativa che tra l’altro certifica Cadiai da oltre 20 anni in merito alla norma ISO 9001 e alle norme UNI di settore riferite alle tipologie di servizio che gestiamo.
Tutto ciò conferma il costante l’impegno di Cadiai rivolto all’emancipazione, alla crescita, personale e professionale, delle donne e, di conseguenza, alla costruzione di una società più giusta.

Cura, un sostantivo tutto al femminile
Se il lavoro di cura è prettamente femminile come ci dicono i dati, la nostra Cooperativa da sempre si è impegnata perché questo dato di fatto significasse formazione, cultura del lavoro e riconoscimento salariale anticipando, spesso e volentieri, le normative nazionali e locali. Un paio di esempi tra tutti: il superamento del salario convenzionale nel 1981 per passare alla retribuzione piena che la normativa prevederà solo molti anni dopo; o la tutela della maternità che, per le socie Cadiai, vede l’integrazione al 100% per il periodo di assenza obbligatoria o per assenze per lavoro a rischio. Sono scelte che non si collocano in mere parole, ma che implicano un peso economico, un carattere distintivo della nostra realtà che, negli anni più complessi, ha richiesto impegno e determinazione perché potessero essere mantenute.
Sono scelte che raccontano di noi, della nostra idea di società anche i congedi per matrimonio e unione civile deliberati quando ancora la legge nazionale non li riconosceva o il riconoscimento del congedo parentale per coppie omogenitoriali.

La certificazione che abbiamo ottenuto si colloca qui, in questo nostro agire, e lo attesta, nero su bianco, con i processi e le formalità necessarie: non per dirci che siamo brave, ma per affermare la concretezza delle attenzioni, attività, orientamenti che hanno guidato la Cooperativa sin qui. Ora con un tassello in più.

Parità di genere in Cadiai