Stanza Snoezelen: innovazione per il benessere.
Il 7 dicembre dalle 9.30 alle 12.30 Cadiai inaugura una nuova stanza Snoezelen al Centro diurno “Accanto”.
Un metodo che unisce educazione e innovazione
Con l’inaugurazione al Centro “Accanto” di Crevalcore, Cadiai estende il metodo Snoezelen alle persone con disabilità, ampliando il servizio già attivo presso la “Casa delle abilità” e dedicato a infanzia e adolescenza.
Per scoprire il significato e il valore della nuova stanza multisensoriale del centro diurno “Accanto” abbiamo intervistato Michele Cavallari, coordinatore del centro diurno, e Rosalinda Blanco Perez, coordinatrice della “Casa delle abilità”.
Con le loro parole ci accompagnano alla scoperta del metodo Snoezelen, del suo utilizzo quotidiano e del percorso che ha portato alla realizzazione di questa stanza innovativa. Un progetto che coniuga educazione, inclusione e benessere, coinvolgendo operatrici e operatori, utenti e tutta la comunità.
Che cos’è il metodo Snoezelen?
RBP: “Il metodo Snoezelen nasce negli anni ’70 in Olanda grazie a due psicologi, Jan Hulsegge e Ad Verheulen. Cercavano un modo per stimolare persone con disabilità mentali attraverso ambienti progettati ad hoc, in grado di coinvolgere i sensi in modo selettivo e rilassante. Il termine stesso è una combinazione di due parole olandesi: ‘snuffeln’, che significa esplorare, e ‘doezelen’, rilassarsi. Questo riflette l’essenza del metodo, che unisce stimolazione e rilassamento per creare un’esperienza di benessere psicofisico
Il cuore di una stanza Snoezelen è il suo ambiente modulabile, che utilizza elementi come luci soffuse, musica dolce, aromaterapia e materiali tattili per stimolare i cinque sensi. “Ogni elemento è pensato per creare una sensazione di calma e accoglienza. È un approccio che si adatta a persone con diverse fragilità, dal disturbo dello spettro autistico alla demenza, migliorando il loro rapporto con l’ambiente e con gli altri.”
Qual è il ruolo inclusivo di chi utilizza il metodo?
RBP: “Operatrice e operatore sono il cuore pulsante del metodo. Figure formate, in grado di osservare e comprendere i bisogni sensoriali della persona. Il loro compito è selezionare gli stimoli più adatti e adattarli per dare risposte personalizzate. Ogni sessione è unica, costruita su misura per favorire il rilassamento o la stimolazione, a seconda delle esigenze.”
È un lavoro che si basa su un equilibrio delicato: “Non si tratta solo di proporre stimoli, ma di creare un ambiente sicuro dove la persona possa esplorare liberamente e trovare benessere. Questo è particolarmente importante per chi vive condizioni di iper o ipo-sensibilità, come spesso accade nei casi di autismo.”
Perché una stanza Snoezelen al centro diurno?
MC: “Volevamo offrire un ambiente innovativo, che potesse arricchire il servizio con un approccio nuovo al benessere. La stanza Snoezelen rappresenta una risposta alle necessità complesse delle persone accolte al centro diurno ‘Accanto’, offrendo uno spazio dedicato al relax o alla stimolazione, a seconda dei bisogni individuali.”
Come è stato finanziato il progetto?
MC: “Realizzare una stanza Snoezelen è un percorso lungo e impegnativo. I costi per materiali e arredi sono alti, ma il lavoro collettivo ci ha permesso di raggiungere l’obiettivo. Famiglie, associazioni di volontariato e istituzioni locali hanno contribuito in vari modi: raccolte fondi, pranzi di beneficenza e eventi come il festival ‘Nuovi Orizzonti Inclusivi’. Anche donazioni private e finanziamenti pubblici, come il Fondo Regionale per l’inclusione delle persone con disabilità, sono stati essenziali.”
Chi può accedere alla stanza Snoezelen?
RBP: “La stanza alla “Casa delle Abilità” è pensata per accogliere persone di tutte le età, dai bambini agli anziani, con un’attenzione particolare ai bisogni sensoriali specifici. Per esempio, chi vive con disturbi dello spettro autistico può trovare in questo spazio un luogo dove stimoli visivi, tattili o sonori sono calibrati per evitare sovraccarichi e creare un’esperienza positiva.”
MC: “Al centro diurno Accanto iniziamo con chi ha già svolto un percorso introduttivo caratterizzato mediante l’approccio di stimolazione basale e di valutazione delle preferenze a stimolo singolo. Gradualmente, l’accesso sarà esteso a tutta l’utenza. Inoltre, proporremo sessioni condivise con le famiglie, per offrire un nuovo modo di vivere il tempo insieme e migliorare la relazione tra caregiver e utenti.”
Come si diventa operatrici e operatori Snoezelen?
RBP: “La formazione è rigorosa e prevede un percorso teorico e pratico. Si parte da corsi base, che introducono la filosofia e le tecniche del metodo, fino ad arrivare a livelli avanzati che includono sessioni pratiche in stanza. La certificazione, riconosciuta a livello internazionale, garantisce che gli operatori siano preparati a lavorare con persone in condizioni di estrema fragilità.
La Casa delle Abilità ha investito nella formazione del personale, collaborando con enti specializzati come ISNA-MSE (International Snoezelen Association – Multisensory Environments) per garantire uno standard elevato di competenze. Questo è fondamentale per offrire esperienze sicure e personalizzate.”
Quali sono i benefici del metodo?
RBP: “Le stanze Snoezelen migliorano il benessere su più livelli. Gli ambienti rilassanti aiutano a ridurre lo stress e l’ansia, mentre le attività sensoriali favoriscono la consapevolezza corporea e il miglioramento delle competenze sociali. Per alcune persone, questo spazio rappresenta anche un’opportunità per attivare ricordi lontani o vivere momenti di piacere che migliorano la qualità della vita.”
MC: “Al centro diurno Accanto, la stanza è anche uno strumento per ampliare il bagaglio esperienziale delle persone coinvolte e creare percorsi di benessere che si possono riflettere positivamente in tutti gli ambienti di vita. Inoltre, in futuro potrebbe diventare un’opportunità per il territorio: pensiamo di aprirla a scuole, associazioni o altri servizi, favorendo l’inclusione e il dialogo tra diverse realtà.”
Un invito alla scoperta
La stanza Snoezelen del centro diurno “Accanto” sarà inaugurata ufficialmente il 7 dicembre, dalle 9.30 alle 12.30, durante l’Open Day, in via Matteotti 29, Crevalcore.
Durante la mattinata sarà possibile:
- partecipare a un laboratorio creativo condotto dai ragazzi e dalle ragazze del centro, a cura del Punto Unico Caregiver di ASP Seneca;
- visitare il centro e conoscere il personale, scoprendo le attività e i servizi offerti;
- scoprire e provare la Stanza Multisensoriale Snoezelen, vivendo in prima persona l’esperienza del metodo;
- concludere la mattinata, verso le 11.30, con una merenda conviviale organizzata dall’associazione “Sempar In Baraca”.
Un’occasione speciale per conoscere da vicino il centro “Accanto” e immergersi in un progetto che unisce innovazione, inclusione e benessere.