Fattore F: giovani e territorio per il bene comune
Un progetto di educazione alla legalità che coinvolge giovani, comunità locali e istituzioni. Dai campi estivi nei luoghi simbolo dell’antimafia agli incontri tematici sul territorio, un impegno concreto per costruire consapevolezza, giustizia sociale e partecipazione.

Alcuni progetti nascono con l’ambizione di generare un cambiamento concreto, intrecciando idee, consapevolezza e azioni tangibili. “Fattore F: Fare Futuro” è uno di questi: un percorso che coinvolge ragazze e ragazzi, comunità locali e istituzioni nella promozione della legalità e del bene comune. Realizzato con il sostegno della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e grazie alla collaborazione tra Cadiai, Cooperare con Libera Terra, Libera Bologna e Fondazione Rocca dei Bentivoglio, il progetto ha visto il coinvolgimento diretto dei Comuni di Casalecchio di Reno, Monte San Pietro, Sasso Marconi, Valsamoggia e Zola Predosa.
Campi estivi nei luoghi della lotta alle mafie
Tutto è iniziato nei mesi di luglio e agosto con i campi estivi dedicati a ragazze e ragazzi tra i 14 e i 17 anni, provenienti dai cinque comuni del Distretto Reno Lavino Samoggia. Le esperienze si sono svolte nei territori simbolo della resistenza alla criminalità organizzata: nelle cooperative Placido Rizzotto di San Giuseppe Jato, in Sicilia, e Terre Joniche a Isola Capo Rizzuto, in Calabria. Qui, giovani partecipanti hanno incontrato testimoni ed esperti impegnati quotidianamente nel restituire alla collettività i beni confiscati alle mafie, entrando direttamente in contatto con esperienze di vita e impegno civico.
Incontri tematici sul territorio bolognese
Il progetto non si è fermato ai campi estivi. Da dicembre 2024 ad aprile 2025, “Fattore F: Fare Futuro” ha proseguito il suo percorso attraverso un ciclo di cinque incontri tematici incentrati sul tema della legalità, affrontata da prospettive diverse: ambiente, istituzioni e welfare. L’evento conclusivo è previsto in aprile a Casalecchio di Reno. Parallelamente agli incontri, il progetto ha coinvolto scuole e servizi educativi territoriali, realizzando laboratori, attività e iniziative di sensibilizzazione.
Beni confiscati: conoscere per riutilizzare
Un ulteriore momento di incontri nei territori, con la collaborazione di Libera Bologna e Cooperare con Libera Terra, è stato il ciclo di appuntamenti “Riconoscere, monitorare, riutilizzare”: tre appuntamenti dedicati a cittadine e cittadini, associazioni e amministratori locali, organizzati per approfondire il tema dei beni confiscati alla criminalità organizzata e offrire strumenti pratici per contrastare le infiltrazioni mafiose sul territorio.
Un percorso che si intreccia con la memoria e l’impegno
“Fattore F: Fare Futuro” non è solo un progetto, ma un percorso di consapevolezza civile e sociale che si lega ai valori profondi della Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, giunta nel 2025 alla sua trentesima edizione.
La manifestazione nazionale del 21 marzo, tenutasi quest’anno a Trapani, ha visto la partecipazione anche di Cadiai, proprio in concomitanza con il trentesimo compleanno di Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie.
Trapani: una scelta simbolica
La scelta di Trapani per la manifestazione nazionale non è stata casuale. È la città che ha rappresentato, simbolicamente e concretamente, la lunga latitanza di Matteo Messina Denaro. Dal palco, don Luigi Ciotti ha denunciato apertamente le “latitanze politiche e sociali” che ne hanno consentito la durata, invitando con forza cittadini e istituzioni ad assumere un ruolo attivo e autentico nella società. Il suo discorso ha attraversato temi centrali della nostra epoca: dai diritti dei migranti al rispetto della Costituzione, dalla valorizzazione dei giovani al ruolo dell’Europa, richiamando tutti al contrasto deciso della corruzione, delle mafie, delle disuguaglianze sociali e della povertà.
Con la sua partecipazione Cadiai ha riaffermato il suo impegno per la legalità e la giustizia sociale. Una presenza, quella della cooperativa, che è molto più di una semplice adesione: è una scelta di campo che si concretizza nelle attività che portiamo avanti ogni giorno per rispondere ai bisogni di tutte e tutti.