CRESCO: nuovi spazi educativi per crescere insieme
Bologna rinnova i servizi educativi extrascolastici con CRESCO, trenta spazi dedicati a bambine, bambini e adolescenti. Un progetto che punta sull’inclusione, sull’ascolto e sulla qualità delle relazioni, nato dal confronto diretto con scuole, quartieri e territorio.

Trenta spazi educativi, circa ottanta figure educative, sei quartieri coinvolti. Con questi numeri, Bologna presenta CRESCO, il progetto comunale che rinnova profondamente il sistema di servizi educativi extrascolastici per bambine e bambini dai 6 agli 11 anni e per ragazze e ragazzi fino ai 18 anni. Un sistema aperto a tutte e tutti, pensato per promuovere benessere e inclusione oltre la prevenzione del disagio, ponendo attenzione a situazioni di fragilità.
A spiegare le novità e gli obiettivi di CRESCO sono le professioniste impegnate nel progetto: Elisabetta Benfenati, referente per il consorzio Scu.Ter e responsabile Progettazione e Sviluppo Cadiai, Silvia Savino, pedagogista e progettista dei Servizi Educativi del Settore Minori Cadiai, ed Eleonora Severini, educatrice e responsabile del CUT Savena. Le loro voci e competenze raccontano di un’iniziativa nata da un’attenta lettura delle esigenze del territorio, per offrire risposte concrete e nuovi punti di riferimento a ragazze, ragazzi e famiglie.
Il ruolo del consorzio Scu.Ter
CRESCO fa parte di “Radicalmente Adolescenti”, la nuova strategia del Comune di Bologna dedicata proprio a loro: ragazze e ragazzi, con cui la città vuole costruire nuovi punti di riferimento e offrire spazi accoglienti, protetti e stimolanti. La gestione del progetto è affidata a Scu.Ter, consorzio nato nel 2018 proprio per rispondere in modo innovativo alle esigenze educative del territorio bolognese. Il consorzio unisce diverse realtà del welfare locale, tra cui Cadiai, cooperativa fondatrice. Insieme, queste imprese sociali mettono in campo la loro esperienza per creare un welfare generativo e inclusivo, capace di adattarsi alle esigenze di ragazze e ragazzi, famiglie e territorio.
Da Spazio Opportunità a CRESCO: l’esperienza diventa modello
Una delle principali ispirazioni di CRESCO è stata l’esperienza maturata con Spazio Opportunità, un progetto quadriennale avviato da Scu.Ter nel 2020 con il supporto di Fondazione Golinelli e Impresa Sociale Con i Bambini. Questo progetto pilota ha sperimentato un modello di servizi educativi basato sull’accesso libero e su attività spontanee o programmate, soprattutto in ambito STEM, espressivo e ricreativo.
I risultati positivi ottenuti da Spazio Opportunità hanno convinto il Comune di Bologna a trasformarlo in un modello educativo da estendere a tutta la città. Così nasce CRESCO, che ne riprende l’approccio pedagogico ma lascia ai singoli centri la possibilità di adattare le attività alle esigenze specifiche dei quartieri e dei gruppi di ragazze e ragazzi che li frequentano.
Formazione, coordinamento e ascolto del territorio
CRESCO è articolato in sei aree territoriali, ciascuna con una figura di coordinamento locale che dialoga direttamente con i quartieri. L’Amministrazione, in sinergia con un coordinamento generale, sostiene lo sviluppo dei servizi in coerenza al nuovo approccio. Attraverso percorsi formativi, garantisce il consolidamento delle competenze di educatrici e educatori, fondamentali per la qualità educativa del servizio. Questo assetto è il risultato di un accurato percorso di ascolto e analisi dei bisogni, svolto insieme alle scuole e ai quartieri, per rispondere al meglio alle specificità del territorio.
Le relazioni come motore educativo
Il progetto riporta al centro l’educazione e la costruzione di relazioni autentiche con ragazze e ragazzi, base imprescindibile per co-progettare l’offerta delle attività/opportunità. L’obiettivo è creare un ambiente accogliente e sicuro, capace di far sentire a proprio agio chi lo frequenta. La convinzione è che un divano, una tazza di tè, una chiacchierata possono rivelarsi più importanti di qualsiasi laboratorio strutturato, soprattutto per chi teme il confronto o ha bisogno di un approccio graduale.
L’educativa di prossimità: incontrare le ragazze e i ragazzi sul territorio
Un ruolo importante è svolto dall’educativa di prossimità, ovvero un’équipe che lavora direttamente sul territorio per intercettare gruppi informali di giovani, costruendo legami significativi e ponti con l’offerta dei centri. Questo tipo di intervento consente di coinvolgere chi, per diverse ragioni, potrebbe restare ai margini delle opportunità educative, favorendo inclusione e partecipazione.
Protagonisti, non solo destinatari
CRESCO è anche attenzione alla coprogettazione: le ragazze e i ragazzi sono coinvolti in modo attivo nella definizione delle attività e nella progettazione degli spazi educativi stessi. La sfida è creare luoghi nuovi, belli e funzionali, pensati insieme a loro e capaci di rispecchiarne bisogni e desideri.
Servizi aperti e accessibili a tutte e tutti
I centri CRESCO sono attivi dal lunedì al sabato, con differenziazioni per fasce d’età. Generalmente gli orari vanno dalle 14:30 alle 18:30 dal lunedì al venerdì e il sabato mattina. Questa ampia disponibilità rende il servizio accessibile, flessibile e vicino alle necessità di bambine e bambini, ragazze e ragazzi, e delle loro famiglie.