Referendum abrogativi 8 e 9 giugno
Informarsi, partecipare, scegliere
In Cadiai crediamo che il lavoro sia un diritto e che la partecipazione democratica sia un valore da proteggere.
Per questo pensiamo che i referendum dell’8 e 9 giugno siano un momento importante: si vota su temi che riguardano la vita di chi lavora, la giustizia nei rapporti di lavoro, e anche le regole con cui si ottiene la cittadinanza nel nostro paese.
Non spetta a noi dire come votare, anche se per il lavoro che facciamo ogni giorno, di accoglienza, inclusione e cura, non vi siano dubbi quantomeno sul quinto quesito.
Nel rispetto della libertà di tutte e tutti, sentiamo il dovere di invitare tutte e tutti a informarsi bene e a partecipare, perché il voto è un diritto, e farlo in modo consapevole è un gesto di cittadinanza attiva.
I referendum, soprattutto quelli sui temi del lavoro, sono complessi e quindi proviamo a spiegare cosa cambierebbe se fossero approvati:
1-Jobs act e licenziamenti illegittimi – scheda verde
Riguarda la legge approvata nel 2015, per le persone assunte con un contratto a tutele crescenti che lavorano in aziende con più di 15 dipendenti: con questo tipo di contratto, se una persona viene licenziata in modo illegittimo, non ha diritto al reintegro automatico (cioè a tornare al lavoro), ma solo a un’indennità economica, che aumenta con l’anzianità di servizio.
Con il Sì si riaprirebbe la possibilità di tornare al proprio posto di lavoro.
2-Piccole imprese, licenziamenti, indennità – scheda arancione
Parliamo delle persone che lavorano in imprese che hanno 15 dipendenti o meno e il risarcimento previsto in caso di licenziamento illegittimo. Oggi il risarcimento può essere al massimo 6 mensilità.
Con il Sì questo limite salterebbe e sarebbe il giudice a decidere, di volta in volta a seconda del caso, la somma di denaro a cui il lavoratore o la lavoratrice ha diritto.
3-Contratti a termine – scheda grigia
Oggi si possono fare contratti a tempo determinato, anche per motivi molto generici, e per periodi lunghi.
Con il Sì, tornerebbero regole più rigide: servirebbe una vera motivazione per usare questi contratti e durerebbero meno. Questo aiuterebbe a rendere il lavoro più stabile.
4- Appalti e responsabilità in caso di infortunio sul lavoro – scheda rossa
Quando un’azienda (la “committente”) affida un lavoro a un’altra azienda (l’“appaltatrice”), la legge dice che in caso di incidenti sul lavoro, la responsabilità è solo dell’appaltatrice se si tratta di “rischi specifici” del lavoro che svolge. La committente, cioè chi ha dato il lavoro in appalto, non è tenuta a rispondere per questi rischi, anche se ha tratto vantaggio dall’appalto.
Con il Sì, anche l’azienda committente sarebbe responsabile insieme all’appaltatrice, anche per i cosiddetti “rischi specifici”. Questo significa maggiore tutela per i lavoratori e le lavoratrici, perché ci sarebbe più controllo da parte dell’azienda che affida il lavoro.
5-Cittadinanza italiana – scheda gialla
Oggi servono fino a 10 anni per avere una risposta alla richiesta di cittadinanza.
Con il Sì, i tempi si accorcerebbero a 5 anni. Questo renderebbe il percorso più accessibile a chi vive qui da tanto e vuole far parte a pieno titolo della comunità.
Vi ricordiamo le date del voto per i 5 Referendum:
- Domenica 8 giugno, dalle 7:00 alle 23:00
- Lunedì 9 giugno, dalle 7:00 alle 15:00
Andare a votare è importante
I referendum sono uno strumento democratico prezioso perché consentono a tutte e tutti di esprimersi su questioni importanti, senza intermediari. È la forma più diretta di partecipazione alla vita democratica.
Votare in un referendum significa prendersi cura del proprio Paese, contribuendo a orientarne le scelte su temi fondamentali: ogni referendum è anche un’occasione per informarsi, discutere, riflettere e fare scelte consapevoli su diritti, tutele e valori comuni.
Oggi più che mai bisogna ricordare che la possibilità di votare liberamente, su temi che ci riguardano tutte e tutti, è una conquista storica che va preservata, praticata e difesa. Partecipare a un referendum significa esercitare la democrazia nella sua forma più autentica, per questo come cooperativa, crediamo che ogni persona debba avere la possibilità di capire bene di cosa si tratta, farsi un’opinione e partecipare.
Per il lavoro. Per i diritti. Per l’equità.