Non staremo al nostro posto. Per il diritto a un lavoro libero da molestie e violenze
I risultati del sondaggio WeWorld-Ipsos
In occasione del 25 novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, WeWorld presenta il rapporto “Non staremo al nostro posto. Per il diritto a un lavoro libero da molestie e violenze”, per analizzare e denunciare i comportamenti abusanti che ancora oggi caratterizzano i luoghi di lavoro, intrecciandosi con dinamiche di precarietà, gerarchia e prevaricazione. Dalle molestie sessuali al linguaggio sessista e discriminatorio, sono ancora troppi gli episodi di violenza e molestie sul posto di lavoro subite ogni giorno da lavoratrici e lavoratori in Italia. Il rapporto, che presenta il sondaggio svolto con Ipsos su molestie e violenze sul lavoro e raccoglie 140 testimonianze anonime di persone che hanno subito molestie, conferma la natura trasversale del problema e affronta un tema quanto mai urgente: garantire luoghi di lavoro sicuri e rispettosi della dignità di tutte le persone è una questione di giustizia sociale.
La libertà da violenze e molestie sul luogo di lavoro è un diritto umano fondamentale, che dovrebbe essere garantito a ogni persona. Eppure, i dati e le storie presentati nel rapporto mostrano chiaramente che la violenza sul posto di lavoro è un fenomeno ancora ben radicato e diffuso.
Il rapporto esplora le principali normative in materia, sottolineando come molestie e violenze siano una violazione del diritto umano a un lavoro sicuro e dignitoso. Un diritto che viene troppo spesso infranto, specie nel caso delle categorie più vulnerabili, come le donne o le persone più giovani. Le donne, in particolare, sono più esposte a forme di violenza specifiche, come quelle sessuali e psicologiche e il mobbing, che si intrecciano con disuguaglianze di genere, potere e gerarchie aziendali.
La ricerca si focalizza poi sull’Italia, con dati inediti raccolti da WeWorld e Ipsos, per offrire uno sguardo concreto e attuale sul fenomeno, nei quali si riflettono le tante testimonianze di persone provenienti da diversi contesti sociali, a conferma della natura strutturale del problema.
Infine, il rapporto propone una serie di raccomandazioni mirate, con l’obiettivo di promuovere un cambiamento reale e sostenibile. Perché il diritto alla libertà da molestie e violenze sui luoghi di lavoro è un diritto umano.
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