La Cooperazione bolognese protagonista in Corea del Sud

Le esperienze di Legacoop e Cadiai, modelli virtuosi
dell’“International Symposium of International Jubilee Foundation”

La cooperazione bolognese è stata protagonista dell’“International Symposium of International Jubilee Foundation” che si è svolto ad Hannam in Corea del Sud nei giorni scorsi. Un importante summit di livello mondiale sul welfare come strumento per una società davvero inclusiva in cui la realtà bolognese ed emiliano romagnola è stata presentata come modello virtuoso a cui fare riferimento.

Modello descritto e approfondito negli interventi di Rita Ghedini, Presidente Legacoop Bologna, Franca Guglielmetti, Presidente Cadiai, Lara Furieri, Responsabile dei Progetti Internazionali Cadiai e da Angelo Fioritti, Direttore DSM-DP, Azienda USL Bologna e Alceste Santuari, Ricercatore del Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia dell’Università di Bologna che hanno parlato dell’importanza, in questo ambito, della partnership pubblico-privato. All’evento ha partecipato, attraverso un videomessaggio, anche Marco Lombardo, Assessore Relazioni europee e internazionali del Comune di Bologna.

La presenza della delegazione bolognese al Simposio si inserisce in un percorso di collaborazione tra la Corea del Sud e il mondo cooperativo bolognese che prosegue da diversi mesi, sugellato lo scorso luglio a Bologna con la sottoscrizione di un Memorandum tra la Cooperativa sociale Cadiai e l’Università coreana, Inha University. Collaborazione che andrà avanti e che è stata rafforzata in occasione del Meeting attraverso la sigla di un altro Protocollo tra Cadiai e la Jubilee Foundation.

Diversi gli aspetti toccati, non solo nel corso del Meeting, ma anche negli incontri e workshop che hanno anticipato il Simposio. La delegazione ha, infatti, incontrato i Sindaci di Hanam e di Incheon. Nel distretto di Seongnam, che conta più di un milione di abitanti, oltre al sindaco, il confronto ha coinvolto numerose cooperative locali. Altri incontri si sono svolti all’Università di Hannam e di Hinha.

Occasioni in cui sono state descritte le buone pratiche della cooperazione e gli esempi virtuosi di collaborazione pubblico-privato che a Bologna sono alla base di numerosi servizi rivolti alla cittadinanza come quelli per l’infanzia, per l’assistenza agli anziani e ai disabili, oltre ai servizi per la salute mentale.

Proprio attraverso singoli esempi e la storia stessa di alcune realtà, come appunto Cadiai, è emerso chiaramente il ruolo strategico della cooperazione per lo sviluppo di una società sempre più inclusiva.

 “La partecipazione al Simposio in Corea del Sud, e in generale l’intero percorso che stiamo affrontando come partner Europeo individuato dal Governo Coreano nell’ambito di un progetto di sviluppo della società civile coreana, si è rivelata molto preziosa – afferma Franca Guglielmetti, Presidente Cadiai –.  Il confronto con una diversa realtà ha consentito di mettere a fuoco il valore della nostra esperienza nel contribuire ad accrescere la rete dei servizi sociali realizzando una positiva sintesi tra la funzione pubblica e la realtà imprenditoriale. Le tante possibilità offerte dal modello di partnership pubblico-privato di cui abbiamo diffusamente parlato è stato, infatti, l’aspetto maggiormente apprezzato dai colleghi coreani perché rappresenta una valida alternativa tra la privatizzazione spinta che governa la loro economia, anche nei servizi socio sanitari, e il mero assistenzialismo caritatevole”.

Dagli interessanti contesti approfonditi nel corso di questo Simposio emerge in maniera chiara il problema della diseguaglianza e dell’esclusione sociale. Cosi come risulta evidente che economia sociale e cooperazione possono contribuire allo sviluppo di una società più equa – dichiara Rita Ghedini, presidente di Legacoop Bologna -. Ci ha sorpreso che in un Paese così sviluppato, dove sono presenti numerose cooperative, si registri la difficoltà a fare di questa forma di impresa uno strumento efficace per i cambiamenti. L’assenza di un’associazione di rappresentanza risulta essere un elemento di criticità, per questo motivo ci siamo resi disponibili a collaborare nel fornire strumenti utili allo sviluppo dell’impresa sociale”.

Al termine del Simposio la delegazione italiana, insieme ai rappresentanti della Jubilee Foundation, è stata ricevuta nella Blu House dal segretario del presidente per l’economia sociale, Choi Hyuck-Jin. Ulteriore testimonianza dell’apprezzamento riservato al mondo cooperativo bolognese e ai diversi attori istituzionali coinvolti nel progetto.