Dalla Corea del Sud per studiare “il modello” Bologna

Una Delegazione di 27 funzionari è stata accolta dalla Cooperativa sociale Cadiai,
individuata come partner Europeo dal Primo Ministro della Repubblica Coreana

Una delegazione di 27 alti funzionari pubblici della Corea del Sud, inviati dal Primo Ministro della Repubblica Coreana, a Bologna per “studiare” il rapporto tra Cooperazione Sociale e Pubblica Amministrazione che nel territorio bolognese rappresenta un modello virtuoso di collaborazione pubblico/privato nella gestione di molteplici servizi, oltre ad essere un motore per creare lavoro per le giovani generazioni attraverso lo sviluppo dei servizi di welfare.

Il seminario, organizzato dalla Cooperativa sociale Cadiai in qualità di partner Europeo individuato dal Governo Coreano, ha coinvolto nei giorni scorsi il Comune di Bologna e l’Università di Bologna. I Rappresentanti del Centro di Ricerca per la politica regionale della Regione di Gwangju in Corea del Sud – scelto dal governo coreano per svolgere “Formazione sulla politica 2019 per lo sviluppo della società civile coreana” – hanno partecipato alla tre giorni di approfondimento, accolti nel primo giorno di permanenza dall’Assessore Marco Lombardo nella Sala Anziani di Palazzo d’Accursio.

Tanti i temi affrontati dai diversi “attori” coinvolti – rappresentanti del mondo cooperativo, del Comune e dell’Università – che hanno sottolineato l’importanza del welfare anche come motore di sviluppo economico. Un welfare basato sulla partnership pubblico/privato e inter-istituzionale, ma anche sulla partecipazione dei cittadini, sulla loro auto-organizzazione e sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani. Strumenti questi ultimi che derivano dalle caratteristiche proprie di Bologna: una città nata con i connotati del solidarismo (i portici sono spazi privati messi a disposizione del pubblico), cresciuta con un’impronta sempre orientata alla promozione delle fasce deboli della popolazione (l’ampia rete di servizi di welfare), attenta all’educazione ed istruzione delle giovani generazioni con un investimento importante sulla rete dei servizi per la prima infanzia. Il risultato è il coinvolgimento costante delle diverse realtà: le associazioni imprenditoriali, le associazioni di cittadini, i sindacati, le fondazioni, etc..

Partendo da questi capisaldi, nel corso del seminario, sono stati descritti alcuni assi portanti delle politiche della città nei diversi ambiti: sociale, educativo, sportivo, lavorativo.

Si è parlato, ad esempio, del sistema dei nidi, delle scuole di infanzia, dei centri genitori-bambini e dei servizi educativi territoriali, così come del sistema delle biblioteche, dei musei e delle fondazioni e del sostegno alle associazioni sportive. È stato inoltre affrontato il tema della collaborazione inter-istituzionale e pubblico/privato sia sociale che profit per tutto quanto riguarda il welfare. Altri esempi hanno riguardato le politiche abitative – edilizia popolare in partnership con i privati e sperimentazioni di co-housing -, il progetto “Insieme per il lavoro” e l’osservatorio per il lavoro.

Il progetto formativo proseguirà attraverso ulteriori scambi di delegazioni tra l’Italia e la Corea del Sud nei prossimi mesi.