Noi e la Cooperativa Terre Joniche.

Costruire un mondo più giusto, in tensione tra sogno e realtà.
 

Don Luigi Ciotti spesso mischia sogno e realtà nei suoi discorsi, e anche nel suo agire. Senza la forza del suo sogno, forse oggi le terre sottratte alle mafie non sarebbero in gestione a giovani cooperative in grado di creare un’economia più giusta e solidale. Sognare bisogna, quindi. Poi è necessario fare.

Un sogno libero si è fatto strada.
È per il desiderio di un lavoro giusto, di un’economia più etica e più equa che verso la fine dell’800 nacquero le cooperative e che ancora oggi, con straordinaria vitalità, la cooperativa continua a rappresentare uno strumento al tempo stesso di lavoro e di giustizia.

Credendo nello stesso sogno di Don Ciotti, quasi vent’anni fa Cadiai ha aderito al progetto dell’Agenzia Cooperare con Libera Terra per lo sviluppo e la nascita di cooperative per la gestione di beni confiscati, diventandone una dei soci fondatori.

La nostra adesione, negli anni, è stata tanto ideale quanto economica. Abbiamo partecipato alle iniziative, versato la quota associativa che permette il lavoro ordinario dell’Agenzia. E nei momenti difficili, quando alcune delle cooperative hanno subito gravi danni in seguito ad attacchi mafiosi, il nostro contributo economico alla ripartenza non è mai mancato.

A fianco dell’Agenzia ci siamo sempre, un esserci in forme sostanziali ma non protagoniste, per dare prova che si può sostenere un sistema giusto e legale anche “da lontano”, sentendosene parte e nella convinzione che il proprio contributo serva a tutti, soprattutto a sostenere con forza una visione sana dell’economia.

Nel 2018 l’Agenzia ci ha chiesto qualcosa di più.
Lo scopo dell’Agenzia non è solo nel far nascere e crescere nuove cooperative, è anche nel modo in cui ciò avviene, ovvero attraverso la diffusione e la messa a disposizione di conoscenze e competenze che la cooperazione più matura e strutturata può mettere in campo a favore delle giovani cooperative di Libera Terra.

Per questo, nel 2018, ci è stato chiesto di contribuire alla crescita della Cooperativa Terre Joniche, con un focus particolare proprio sull’essere cooperativa, sul come si fa a stare in cooperativa.
Dopo un primo periodo di conoscenza, nel 2020 la nostra attuale Presidente Giulia Casarini è entrata nel Consiglio di Amministrazione come consigliera esterna iniziando la costruzione di uno scambio reciproco e intenso.
Si è lavorato sull’organizzazione, sulla promozione dell’attività sociale, su progetti che hanno portato anche alla realizzazione di campi di impegno dedicati ai figli e alle figlie dei nostri dipendenti oltre che a un campo per gli utenti di un nostro servizio. Abbiamo realizzato un progetto territoriale che ha portato ragazzi e ragazze della provincia di Bologna presso la Cooperativa a Crotone.
Insomma, il nostro è stato un supporto concreto nella vita quotidiana di questa realtà.
 
Socio sovventore. La concretezza che serve gli ideali.
Il 19 luglio scorso il nostro Consiglio di Amministrazione ha approvato un passo in più: Cadiai è diventata socio sovventore di Terre Joniche per dare ulteriore forza e peso ad un’esperienza in cui crediamo profondamente.

Questa scelta esprime non solo la vicinanza alla Cooperativa ma anche una posizione netta rispetto al sostegno e alla promozione dell’antimafia, della legalità e di una idea di economia sociale ed equa.
Simbolicamente questo gesto è caduto nell’anniversario della strage di via d’Amelio. Potremmo dire di averci pensato e di averlo volutamente deliberato in quel giorno, la verità è che è capitato. Ma ci piace pensare che alcune coincidenze un senso lo abbiano, che stiano nel solco di una scelta che parte da lontano.
Una scelta che, come direbbe don Luigi Ciotti, “è una sintesi instabile tra realtà e sogno. E ci vuole il sogno per avere una visione del domani”.