Diritti e genitorialità: una visione di futuro.

Con la recente sentenza della Corte Costituzionale, il congedo alla madre intenzionale viene finalmente riconosciuto anche sul piano normativo. Una scelta che Cadiai aveva già compiuto nel 2020, traducendo l’ascolto e l’equità in una conquista di civiltà e in un diritto concreto

Coppia omogenitoriale con bambino.

Con la sentenza n. 115 del 2025, la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità dell’art. 27-bis del D.Lgs. 151/2001 nella parte in cui non riconosceva il congedo obbligatorio per la nascita di un figlio alla madre intenzionale in una coppia omogenitoriale. È un passaggio fondamentale per l’affermazione dell’uguaglianza sostanziale e del diritto dei bambini a contare, sin dai primi giorni di vita, sulla presenza attiva di entrambi i genitori.

La genitorialità come responsabilità condivisa
La pronuncia della Corte chiarisce un principio essenziale: la genitorialità non è solo un fatto biologico, ma prima di tutto una funzione sociale, fondata sull’assunzione condivisa della responsabilità di cura. Il diritto al congedo, quindi, non può essere negato a chi, pur non essendo genitore biologico, partecipa pienamente a un progetto genitoriale riconosciuto.
Cadiai ha precorso già nel 2020 questo quadro di giustizia costituzionale e di progresso civile scegliendo di essere parte attiva del cambiamento. Con una delibera del Consiglio di Amministrazione, la Cooperativa ha riconosciuto il diritto al congedo retribuito anche al genitore non biologico nelle famiglie omogenitoriali, anticipando la normativa statale.

Una cultura cooperativa che ascolta e agisce
Una decisione assunta su sollecitazione di una socia e subito accolta dalla governance, a dimostrazione di un principio che per Cadiai non è mai stato astratto: la parità dei diritti è una responsabilità concreta, e la partecipazione attiva delle persone è il motore delle scelte che costruiscono comunità.
“Nel 2015 siamo stati tra i primi a riconoscere il congedo matrimoniale ai soci e dipendenti omosessuali. La decisione del 2020 fu una tappa ulteriore del nostro impegno verso l’eguaglianza e il riconoscimento delle diverse forme di famiglia. Segno di un’organizzazione che ascolta, si interroga e agisce, traducendo i valori in atti concreti.”
Giulia Casarini, Presidente di Cadiai

La capacità di cogliere le trasformazioni sociali, di ascoltare i bisogni reali delle persone e di dare loro risposte tempestive è parte della cultura cooperativa e della missione di Cadiai. È con questo spirito che è stato istituito il congedo a carico della Cooperativa per le madri intenzionali: tre giorni retribuiti per essere accanto al proprio figlio nei momenti più delicati, perché ogni genitorialità merita lo stesso riconoscimento e lo stesso sostegno.


Oggi, la sentenza della Corte Costituzionale riconosce ciò che per Cadiai è già realtà. Un segnale forte, che ci auguriamo possa presto essere tradotto in legge per tutte e tutti.