Situazione abitativa e qualità di vita per i disabili che diventano anziani

A Lisbona il terzo incontro del progetto europeo E-Dignities.

 

Qualità della vita, tempo di cambiamenti, necessità di ascolto e di dialogo tra le diverse istituzioni: questi solo alcuni degli spunti dell’incontro del progetto europeo “E-Dignities”, di cui CADIAI è capofila, avvenuto a Lisbona il 27 e 28 giugno.

“Living condition” da intendere come condizioni di vita e, più nello specifico, come condizioni abitative, è stato il tema discusso. Un argomento non facile da affrontare poiché le dimensioni da considerare sono molte e diverse tra loro, per questo abbiamo deciso di coinvolgere in questa fase del progetto anche la nostra pubblica amministrazione, i cosiddetti “policy makers”. Sono venuti a Lisbona Maria Grazia Bertagni (Dipartimento Servizi alle Famiglie, Settore Coordinamento Sociale e salute, Ufficio Esclusione Sociale e Non Autosufficienza del Comune di Bologna), Mara Grigoli (Responsabile A.R.O.A. USSI Disabili Adulti. Azienda USL Distretto Città di Bologna) e Raffaele Fabrizio (Responsabile Servizio Governo dell’integrazione socio- sanitaria e delle politiche per la non autosufficienza, Regione Emilia-Romagna).

Durante la prima giornata, nell’incontro plenario siamo stati accolti da Julieta Sanches, presidente di Fenacerci, nostro partner portoghese nel progetto, abbiamo poi avuto l’interessante relazione di Maria Joao Quintela, dipendente del Ministero della Salute portoghese ed esperta in gerontologia: con lei si è approfondita la tematica dell’invecchiamento intesa come processo e si sono evidenziati i possibili ambiti di intervento per garantire alla persona che invecchia, disabile o meno, la migliore qualità di vita possibile. Anche con Carmen Duarte, membro della piattaforma europea sull’invecchiamento, si sono ripercorsi gli impegni e gli obiettivi dell’Unione Europea rispetto a questo ambito. La mattinata si è conclusa con la testimonianza di alcuni genitori che hanno raccontato il percorso avuto con i figli disabili, figli che ormai stanno invecchiando; nelle loro parole trapelavano dubbi e timori, ma emergeva anche la volontà forte di trovare delle soluzioni frutto di un percorso fatto con le pubbliche amministrazioni.

Nel pomeriggio i partner hanno presentato una relazione sui loro Paesi e sulla situazione dei disabili che invecchiano, mentre un gruppo di utenti, che nella mattinata erano stati “a spasso” per Lisbona,  nel pomeriggio hanno lavorato su di un questionario che chiedeva che cosa significasse “Qualità della vita” analizzandone i vari ambiti; con l’aiuto di alcuni operatori hanno preparato diverse diapositive che hanno poi illustrato a tutta la platea durante l’incontro del giorno successivo: un momento davvero intenso molto vero ed arricchente.

I nostri interlocutori pubblici sono intervenuti in diverse situazioni per portare l’esperienza italiana, hanno raccontato della struttura di via Bovi Campeggi, pensata e realizzata per rispondere ai nuovi bisogni delle persone disabili che invecchiano e delle persone con disabilità acquisita a seguito di traumi o malattie. Mara Grigoli è intervenuta per testimoniare come le Istituzioni siano disponibili ad accogliere i diversi bisogni del territorio ed individuare strategie volte a trasformare le criticità in percorsi che identifichino possibilità innovative.

Politics people oriented  and personalized Quality of Servicies….” così Raffaele Fabrizio ha delineato il percorso di accreditamento dei servizi che, oramai da qualche anno, si sta delineando nella Regione Emilia Romagna “Il nuovo processo deve garantire la Qualità dei Servizi, la Qualità della vita e la Qualità del lavoro degli operatori”.

L’importanza di “passaggi ponte” viene sottolineata da Mara Grigoli e Maria Grazia Bertagni  dove la qualità dei servizi diventa qualità di vita per gli utenti, ma anche per le famiglie, per gli operatori e per tutti coloro che collaborano a questo percorso.

Tra i principali obiettivi del progetto vi è quello di creare opportunità concrete e ricadute nel proprio Paese e nel proprio territorio: ci auguriamo che questo sia vero anche per noi qui in Emilia Romagna, e speriamo di poter mettere un piccolo tassello al grande puzzle che costituisce la qualità di vita dei nostri utenti.