Rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale delle cooperative sociali

Le organizzazioni sindacali interrompono la trattativa. Un comunicato dei presidenti di Legacoopsociali, Federsolidarietà e AGCI-Solidarietà.

 

Nella giornata di martedì 5 ottobre i sindacati hanno abbandonato il tavolo di trattativa per il Contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl). La motivazione di Fp-Cgil, Cisl- Fp, Fisascat-Cisl e Uil-Fpl sarebbe riconducibile alla «inadeguata e irrispettosa l’offerta avanzata dalle centrali datoriali al tavolo per il rinnovo del contratto di lavoro delle cooperative sociali 2010-2012».

 

La replica di Legacoopsociali, Federsolidarietà Confocooperative e Agci è arrivata perentoriamente e
contesta nel merito la posizione sindacale: «Consideriamo un grave atto di irresponsabilità, completamente sganciato dalla difficile realtà vissuta dal Paese e dal settore, il comportamento assunto dalle Ooss» che hanno abbandonato il tavolo delle trattative di rinnovo del Ccnl delle cooperative sociali dichiarando ripetutamente che “La crisi è un problema di tutto il Paese”, ma non può e non deve incidere sulla dinamica contrattuale». È quanto dichiarano Eugenio De Crescenzo, presidente di Agci – Solidarietà, Giuseppe Guerini, presidente di Federsolidarietà – Confcooperative e Paola Menetti, presidente di Legacoopsociali commentando l’abbandono delle trattative di rinnovo del Ccnl di settore da parte di Fp -Cgil, Fisascat – Cisl, Cisl Fp, Uil Fpl.

 

"Ribadiamo con forza – concludono i presidenti – che il contratto di lavoro rientra a pieno titolo tra gli strumenti da utilizzare per fronteggiare una crisi economico –  occupazionale profonda e duratura qual è quella che stiamo vivendo».

 

Alla posizione comune delle tre centrali operative si aggiungono le considerazioni di Paola Menetti esposte in un’intervista rilasciata all’Agenzia stampa Redattore Sociale. «Quello dei sindacati è un atto incomprensibile e sconcertante. Non si può sostenere un percorso comune prescindendo dalla realtà difficile che stiamo vivendo. Si tratta di un confronto iniziato a novembre, in un momento molto difficile e complesso. A primavera, poi, con la Finanziaria sono stati previsti tagli agli enti locali e alle regioni. E in molti territori c’è stata la necessità di difendere l’occupazione- continua la presidente di Legacoopsociali. La nostra difficoltà maggiore è stata quindi di collocare questa trattativa nelle fasi che il Paese sta vivendo. È singolare pensare che il contratto di lavoro possa essere portato avanti a prescindere dalla realtà che le cooperative stanno vivendo. Da parte delle cooperative sociali l’importante è arrivare a un rinnovo del contratto “importante e sostanziale”, dando continuità a una relazione lavorativa e sindacale. Ma questo deve necessariamente accompagnarsi a un “quadro di compatibilità” con la crisi nel settore. Il quadro nei territori è complesso – continua Menetti – le  amministrazioni pubbliche non sono disponibili ad aumenti finanziari, e la difficoltà è spesso quella di mantenere l’assetto attuale e l’occupazione.

 

In questo contesto secondo Menetti la richiesta dei sindacati di arrivare a un aumento salariale di 140 euro è fuori da ogni riferimento con la realtà. "Ci auguriamo – conclude – che in prospettiva ci sia la possibilità di riprendere il confronto. Ma questo non dipende certo da noi. Per ora riteniamo sconcertante la posizione dei sindacati".

 

In attesa di ulteriori sviluppi e successive comunicazione ufficiali sul tavolo per il Ccnl, potete scaricare i comunicati e la rassegna stampa sulla questione dal sito internet www.legacoopsociali.it