Educatrici si diventa

Venerdì 10 maggio 2013 si terrà presso l'aula VII del Dipartimento di Matematica, Piazza di Porta San Donto 5, a Bologna, il seminario "Educatrici si diventa", organizzato dalla cooperativa CADIAI e dal Dipartimento di Scienze dell'Educazione dell'Università di Bologna.

 

Si diventa educatrici competenti col tempo, elaborando conoscenza ed esperienza, trasformandole nella capacità di accogliere bambini e bambine in contesti come il nido e di occuparsi del loro benessere nella crescita. Una capacità che si costruisce attraverso una formazione in grado di indicare principi e pratiche adeguate ai bisogni della prima infanzia e modi di riflettere su quello che si fa.

 

Dicendo formazione, pensiamo alla formazione come a un percorso che, a partire da avvii diversi, chiede a studentesse ed educatrici di prevedere un tempo lungo per divenire esperte di questo "mestiere". Durante il percorso la compagnia di "buoni maestri" è importante. Educatrici del passato, che possono essere collocate all'interno della famiglia dell'educazione attiva, hanno dato vita a pensieri e esperienze di pratica educativa rivolte a bambini nei primi anni di vita di grande qualità.

 

Le educatrici a cui facciamo riferimento si sono sempre preoccupate di realizzare, nell'educazione, un duplice obiettivo: accogliere i bambini nuovi nel nostro mondo senza togliere loro la capacità di trasformare il mondo. In coerenza con questa preoccupazione, riteniamo opportuno che la trasmissione delle loro esperienze contempli tanto la trasmissione delle loro realizzazioni quanto l'animazione della creatività che è stata alla base della loro capacità di osservare ed innovare.

 

Emmi Pikler, nel suo lavoro con i bambini di via Loczy, ha posto al centro dell'attenzione, il binomio cura-educazione. La cura, nella relazione fra educatrice e bambino è all'inizio della catena interattiva e fonda la relazione. Leducatrice costruisce la relazione con un piccolo perché lo cura ed è il modo attraverso cui ciò avviene, che gli consente di fare l'esperienza della costruzione autonoma di sé e consente allo stesso tempo all'educatrice di sperimentare competenza e soddisfazione vedendo bambini che crescono bene grazie al suo lavoro.

 

I Nidi Cadiai che, attraverso una formazione intesa come percorso che si snoda nel tempo, si sono posti l'obiettivo di  reare una cultura condivisa sull'infanzia, tra le educatrici di questi servizi, presentano alcune esperienze sul momento del pasto al nido, inteso come occasione per favorire la nascita del desiderio di cooperazione da parte del bambino e lo sviluppo delle sue autonomie.

 

Segreteria organizzativa

Giulia Casarini

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