Spazio Zenobia, in 3 anni punto di riferimento per bambine e bambini

Il 12 giugno alle 16.30 l’evento conclusivo del Progetto in via Gorki a Bologna

Centinaia di bambine e bambini insieme alle loro famiglie hanno frequentato Zenobia negli ultimi tre anni. Persone per le quali lo Spazio educativo di via Gorki 6, nel Quartiere Navile di Bologna, è diventato un punto di riferimento importante in cui trascorrere tempo, frequentare laboratori, confrontarsi, socializzare.

Nato nell’ambito del progetto nazionale triennale “Zenobia. Bambini, Famiglie e Comunità Educante in nuovi Spazi di Desiderio”, finanziato dall’Impresa Sociale Con i Bambini, è stato gestito dalla Cooperativa sociale CADIAI in collaborazione con AICS Bologna e Comune di Bologna, con l’obiettivo di contrastare la povertà educativa e creare una vera comunità educante. Lo spazio di Bologna è uno dei quattro previsti nell’ambito del Progetto Zenobia di cui fanno parte anche gli spazi di Cardito (NA), Cosenza e Piombino (LI) e replicabili anche in altre sedi.

Per festeggiare i traguardi raggiunti e immaginare il futuro, è stato organizzato l’evento conclusivo “Tessere Desideri”, che si terrà il 12 giugno alle ore 16.30 presso lo Spazio Zenobia. Sarà un pomeriggio di festa e saluti con anche la Presidente CADIAI, Giulia Casarini e a cui sono stati invitati l’Assessore alla Scuola del Comune di Bologna, Daniele Ara e la Presidente del Quartiere Navile, Federica Mazzoni. Verranno inoltre inaugurate la mostra fotografica e una installazione aerea, realizzate insieme a famiglie, bambine e bambini. Un modo per salutarsi, ma anche per lasciare un segno visibile e condiviso di ciò che Zenobia ha rappresentato.

Lo Spazio Zenobia di Bologna è stato inaugurato nel 2022 per offrire nuove opportunità educative e favorire l’emersione di situazioni di disagio e povertà educativa. Nel dettaglio, nel corso dei primi 2 anni di progetto – dal 2022 al 2024 – quasi 500 bambine e bambini dai 0 ai 6 anni hanno frequentato lo spazio, di cui il 13% di cittadinanza non italiana. Le ore educative sono state oltre 1.528, condotte da equipe formate da pedagogiste, psicologhe, educatrici, mediatrici, counselor e psicomotriciste. Sono state inoltre coinvolte altre realtà sociali, culturali, commerciali del Quartiere allo scopo di costituire una vera e propria comunità educante inclusiva, accogliente e in grado di intercettare e supportare situazioni di fragilità.

Lo Spazio Zenobia è senza dubbio un progetto riuscito, che ha raggiunto e superato gli obiettivi per cui è nato – afferma Giulia Casarini, Presidente CADIAI –. Ha rappresentato una sperimentazione innovativa, diventando un modello educativo e sociale che merita continuità. Stiamo dialogando con il Comune perché questa sperimentazione rientri nell’offerta del territorio”.