Museo della Fiducia, un ponte per unire le culture 

CADIAI è tra le Cooperative sostenitrici del Progetto

A Lampedusa come luogo simbolico, ma anche per affermare l’esistenza di un filo diretto tra l’isola siciliana e le altre città della penisola che non si spezzerà, anzi continuerà a diventare sempre più forte fino a trasformarsi in una solida arteria”. Con queste parole Franca Guglielmetti, Presidente CADIAI, spiega le motivazioni che hanno spinto la Cooperativa sociale bolognese a sostenere l’ambizioso progetto del “Museo della Fiducia e del Dialogo per il Mediterraneo”, dal 3 Giugno diventato una splendida realtà.

I principi che sono alla base del Museo sono gli stessi che ogni giorno spingono la Cooperativa CADIAI a svolgere le diverse attività – aggiunge Guglielmetti -. Primi fra tutti l’accoglienza e la condivisione a cui si è aggiunta, in questo caso particolare, la necessità, per non dire l’urgenza, di dare spazio alla riflessione per porre tutti i giorni in primo piano il tema dei migranti. Un tema che deve coinvolgerci tutti in prima persona anche solo attraverso un pensiero o una riflessione”. 

La lontananza non può essere un impedimento a dare un contributo di fronte al terribile dramma che coinvolge intere popolazioni. Per questo motivo, oltre al sostegno dato per la realizzazione del Museo, CADIAI si renderà promotrice di diverse iniziative che hanno lo scopo di creare un ponte tra Bologna e Lampedusa. Un vero e proprio asse fatto di incontri virtuali, ma anche di attività di informazione e sensibilizzazione su quanto sta accadendo. 

Oltre a quanto viene fatto concretamente per aiutare le persone che arrivano in Italia e quelle che sono in prima linea nell’accoglierle – conclude la Presidente CADIAI -, crediamo sia fondamentale che quanto sta accadendo ormai da anni abbia sempre più rilievo. È nostro dovere mantenere alta l’attenzione e fare in modo che il concetto di integrazione si diffonda sempre di più”.