ComeTe, la prima rete interregionale per aiutare le famiglie

Grazie alla collaborazione di 10 Cooperative sociali di Friuli Venezia Giulia, Veneto,
Emilia-Romagna, Marche e Abruzzo, nasce un servizio unico di assistenza personalizzata a 360°

Una rete interregionale per offrire assistenza domiciliare o in struttura alle famiglie e alle imprese che vogliono puntare sul welfare aziendale. Dalla collaborazione di 10 Cooperative sociali operanti in Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna, Marche e Abruzzo, nasce la rete di servizi ComeTe in grado di dare una soluzione personalizzata di assistenza a 360° in 5 regioni italiane: dall’assistente di base a domicilio all’accoglienza in struttura, dai percorsi educativi individualizzati a consulenze professionali specialistiche.

Il progetto, primo in Italia, è stato realizzato grazie ad un rapporto intercooperativo e intersettoriale nato inizialmente per rispondere ad una precisa esigenza di welfare aziendale di una grande Cooperativa di consumatori che aveva la necessità di dare gli stessi servizi ai propri dipendenti in tutte le sedi dislocate nella fascia adriatica di centro nord.

Sulla base di questa prima esperienza è stata portata avanti la scelta di aggregare diverse cooperative che, dopo un anno di sperimentazione, hanno sottoscritto, lo scorso 2 dicembre, un contratto di rete per poter estendere il servizio a chiunque ne abbia bisogno.

CADIAI, cooperativa sociale presente a Bologna e provincia, è la capofila del percorso che ha coinvolto le altre realtà sulla base dell’esperienza maturata sul proprio territorio nel corso degli ultimi anni. E’ stata quindi costruita una rete di cooperative in grado di far fronte alle esigenze di assistenza di un ambito territoriale che si estende nella fascia adriatica dal Friuli Venezia Giulia all’Abruzzo.

Le cooperative sociali che hanno aderito sono: ITACA per il Friuli Venezia Giulia, Azalea per il Veneto, CAD, CADIAI, CIDAS, Opengroup, SEACOOP, Zerocento per l’Emilia Romagna, Labirinto per le Marche, Consorzio SGS per l’Abruzzo.

“La rete – spiega Franca Guglielmetti, Presidente CADIAI e della Rete ComeTe, – si propone di accrescere la capacità innovativa e la competitività delle imprese aderenti consentendo loro di sviluppare l’offerta di servizio ai privati; di welfare aziendale verso clienti nazionali; nonché di ampliare i canali di promozione attraverso la partnership progettuale con mutue e fondi previdenziali. L’obiettivo finale – sottolinea Guglielmetti – è di favorire la diffusione di un approccio sempre più innovativo e di qualità elevata in risposta ai bisogni di un mercato di crescente complessità, nell’attuale contesto di crisi economica e sociale e di riduzione delle risorse pubbliche. Da parte loro, le Cooperative hanno accettato di rendere disponibile una piccola parte della loro sovranità per poter mettere a fattor comune le proprie competenze e risors,e valorizzando il loro radicamento territoriale. Il progetto rappresenta, quindi, un modello in cui il radicamento territoriale si abbina perfettamente all’integrazione delle competenze”.

ComeTe si avvale di un call center unico (numero verde 800502081), gestito da CADIAI, che raccoglie le richieste inviate dai presidi territoriali per poi inviarle, nel rispetto della zona di provenienza, ad uno dei coordinatori territoriali presenti nelle 5 regioni che fanno parte del progetto. Sulla base della competenza territoriale viene poi coinvolta la cooperativa di riferimento che metterà a disposizione i propri operatori.

Nello specifico, ComeTe offre un servizio personalizzato a seconda delle diverse esigenze sul piano sanitario, assistenziale, riabilitativo ed educativo. L’offerta è modulare in modo da adattarsi alle singole necessità anche grazie alla figura del Care Manager che, recandosi a domicilio, ha lo scopo di aiutare le famiglie e/o le aziende a scegliere un servizio “tagliato” su misura.

Il servizio si declina in diversi tipi di offerta: dai servizi professionali e di assistenza generica alle famiglie a domicilio ai servizi residenziali fino agli appartamenti protetti.

Il tutto all’interno di un percorso in cui famiglie ed utenti sono supportati nell’orientamento alla rete dei servizi, pubblici e privati, ricevendo informazioni sui diritti delle persone, sui servizi e le facilitazioni esistenti e sulle procedure da seguire.