Bilancio CADIAI: 2014 in positivo e ulteriore crescita per il 2015

Presentati i dati economici del 2014 e le previsioni per il 2015

Hanno il segno + i dati di Bilancio della Cooperativa Sociale CADIAI di Bologna che ha chiuso il 2014 con un fatturato di oltre 42milioni di euro, una crescita in positivo di circa 2milioni di euro rispetto al 2013 e un risultato netto di 389.027 euro, decisamente superiore agli 84.229 raggiunti l’anno precedente. Trend che, secondo le previsioni, dovrebbe essere confermato anche nel 2015.

Sono i dati del Bilancio sociale consuntivo 2014 e del Bilancio sociale preventivo 2015 approvati dall’Assemblea dei Soci CADIAI nei giorni scorsi.

Non è un periodo facile – spiega Franca Guglielmetti, Presidente CADIAI – ma le strategie messe in campo dalla Cooperativa dimostrano di essere efficaci, al punto da prevedere un’ulteriore crescita per il prossimo anno. Il 2015 è un anno piuttosto difficile. Siamo all’inizio di una rivoluzione che interessa i servizi di welfare con tutte le conseguenze e le incertezze che un grande cambiamento può comportare.

Nell’ambito delle attività svolte con l’Ente Pubblico, ad esempio, – afferma Guglielmetti -, il problema più consistente è rappresentato dalla compressione delle risorse disponibili per i Comuni. La penuria può spingere le amministrazioni a promuovere gare d’appalto nelle quali, in un modo o nell’altro, è il prezzo offerto a fare la vera differenza. I servizi alla prima infanzia e gli altri servizi scolastici sono quindi esposti al serio rischio di gare al massimo ribasso che favoriscono i soggetti più spregiudicati che operano nel nostro settore.

Un secondo problema, derivante dalla medesima causa, è rappresentato dal ricorso al lavoro grigio e al lavoro informale – conclude la Presidente CADIAI -. La concorrenza di questi competitor si gioca tutta sul trattamento del lavoro e questo rende la situazione particolarmente critica per noi che della tutela del lavoro facciamo il nostro principale tratto distintivo”.

Tornando ai numeri, l’analisi della tipologia dei ricavi mostra che il 32,2% arriva da Aziende sanitarie, il 18,3% da Comuni e altri enti pubblici, il 24,8% da società partecipate, il 19,4 da privati, il 5,1% da Aziende del Settore Prevenzione e Sicurezza e lo 0,5 da altri.

Nel 2014 sale anche il totale degli occupati con una crescita del 5,4%, passando dai 1395 del 2013 ai 1471 al 31 dicembre 2014, di cui 1215 a tempo indeterminato, 152 a tempo determinato e 104 lavoratori autonomi. L’obiettivo per il 2015 è di raggiungere 1500 occupati, con un incremento di quasi 30 lavoratori rispetto al 2014. Per quel che riguarda il genere, la presenza femminile è di gran lunga maggiore rispetto a quella maschile, pari a 1217 donne e 254 uomini.

Passando agli utenti che hanno usufruito dei diversi servizi gestiti da CADIAI, nel 2014 il numero complessivo per quel che riguarda l’utilità sociale (anziani, adulti, minori, bambini, disabili) è stato di 11.248, a cui vanno aggiunti 19.132 lavoratori in sorveglianza sanitaria visitati nel corso dell’anno.

Simili dati mostrano una situazione solida con previsioni di crescita che si basano su alcune precise linee di azione individuate da CADIAI per affrontare il cambiamento. Tra queste, il potenziamento dell’assistenza sanitaria nelle strutture residenziali, in particolare per anziani, e dei servizi di welfare aziendale anche attraverso il consolidamento di reti tra cooperative che hanno dato vita ai progetti ComeTe, a livello interregionale, e RIBES – Rete Italiana per il Benessere e la Salute, a livello nazionale. A cui si aggiungono alcune novità, come l’avvio del Progetto Gruber (Clinica per i Disturbi del Comportamento Alimentare) promosso dalla Fondazione Isabella Seragnoli, per il quale  CADIAI cura il servizio socio-sanitario e la realizzazione del progetto dedicato all’infanzia, nell’ambito del progetto di F.I.CO. (Fabbrica Italiana Contadina).