Aumentate le tariffe postali per le Onlus

Il Forum del Terzo Settore pronto a scendere in piazza contro la cancellazione delle agevolazioni da parte del Governo.

 

Legacoopsociali sostiene l’iniziativa del Forum del Terzo settore, che è pronto a scendere in piazza per scongiurare la cancellazione delle agevolazioni sulle tariffe postali. Queste imposte agevolate sono rivolte ai prodotti editoriali e alle testate del Non profit.

 

«Le tariffe agevolate per le spedizioni di prodotti editoriali di cui ai decreti ministeriali del 13 novembre 2002 e del 1° febbraio 2005, continuano ad applicarsi fino al 31 marzo 2010»: questo il testo dell’art.1 del decreto, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 31 marzo. L’unico ed esiguo margine di soluzione si può intravedere nel secondo ed ultimo articolo: «Con successivo decreto potranno essere determinate tariffe agevolate per i residui periodi dell’anno 2010, in caso di sopravvenuto accertamento di disponibilità finanziarie nell’ambito del bilancio autonomo della Presidenza del CdM». Ma, durante la conferenza stampa fatta il 20 aprile, si è levato il grido dei rappresentanti del Terzo settore contro le pericolose conseguenze di questo provvedimento.

«Si tratta di un’aggressione alla libertà dell’informazione – ha affermato il portavoce del Forum del Terzo Settore, Andrea Olivero ed è grave il fatto che non siamo stati convocati al tavolo della discussione e non accogliendo con favore le parole di Guido Bertolaso che ha riconosciuto il ruolo del no profit, ribadendo però la mancanza di risorse per sostenerlo». Olivero ha chiesto al Governo un repentino cambio di rotta, perché «crediamo di aver diritto alle agevolazioni, che non sono un aiuto di Stato per un privilegio: i soggetti coinvolti non sono nè finti politici né enti che usano risorse per la propria esistenza».

In tal senso sono state annunciate le prossime iniziative che il Forum metterà in campo: «Oltre a sostenere chi porterà avanti un’azione legale – ha spiegato Olivero – le testate del no profit che ancora riusciranno a uscire dedicheranno spazio al problema; poi ne parleremo su internet e compreremo spazi pubblicitari sulle testate nazionali. Noi non possiamo scioperare perché la nostra attività si basa sul volontariato, ma le nostre organizzazioni stanno pensando di scendere in piazza».

 

Toni duri sono arrivati anche da Anpas e Federconusmatori che hanno parlato di «attacco frontale al terzo settore e al volontariato», mentre Paolo Beni, presidente dell’Arci, ha ribadito che «non si vuole difendere un interesse corporativo: il governo non deve penalizzare chi lavora per il bene comune».

 

Contro la scelta del Governo di tagliare le agevolazioni postali si è espressa anche Mediacoop, con il presidente Lelio Grassucci: «se le tariffe agevolate sono stabilite per legge, può un decreto interministeriale cancellare una legge?». Secondo il presidente di Mediacoop, questa decisione sarebbe «strategicamente sbagliata e illegittima».
Grassucci, nella sua analisi, mette a confronto il sistema italiano con quello di altri Paesi: «A differenza di altri paesi, in Italia le spedizioni postali dei quotidiani e periodici si aggirano intorno all’8% le altre copie vendute per altri canali. In Giappone si parla del 92% e in Finlandia l’82%. In realtà bisognerebbe sostenere e aiutare la distribuzione e l’informazione tramite abbonamenti postali. Corrisponderebbe anche ad un orientamento dell’Antitrust che dice che il sistema delle edicole è insufficiente e per certi versi monopolistico. C’è una legge specifica del 2002 e un’altra del 2007 con le quali si stabiliscono le tariffe agevolate, stabilite per legge. Può un decreto interministeriale fatto da due ministri cancellare una legge? Erano stabilite per legge proprio per togliere dalle mani dell’esecutivo il potere di scegliere a chi dare e quanto dare al sistema dell’informazione. È il Parlamento che deve occuparsi di questo».

 

Ora si aspetta una risposta dai Ministri competenti, prima che la parola passi alla piazza.

 

A cura di Giuseppe Manzo – Responsabile Ufficio Stampa e Comunicazione di Legacoopsociali

 

 

(FONTE: Newsletter n. 7 di Legacoopsociali)