Il nido d’infanzia, parte attiva della comunità educante.
Un luogo in cui si costruiscono legami, si educa alla fiducia e si pongono le basi per una crescita serena e consapevole. È qui che prende forma un’alleanza educativa tra famiglie, bambine, bambini ed educatrici, capace di generare benessere e pari opportunità fin dai primi mesi di vita.

Ogni settembre, all’avvio del nuovo anno, educatori ed educatrici si trovano a rispondere a una domanda che, nonostante il tempo e i cambiamenti sociali, resta attuale: “È giusto che una bambina o un bambino frequenti il nido nei primi mesi o anni di vita?”
Meglio restare nel proprio contesto familiare o è il nido a offrire le esperienze più adeguate per crescere?
Il nido serve solo per conciliare lavoro e vita privata o è un luogo educativo a tutti gli effetti?
Il nido non è un “male necessario”
Sebbene la ricerca scientifica abbia da tempo evidenziato i benefici dei servizi educativi per l’infanzia, questi interrogativi continuano a emergere.
Il termine “asilo nido”, con la sua connotazione assistenziale, è stato ormai superato da “nido d’infanzia”, che ne sottolinea il valore educativo e relazionale.
La convinzione che separarsi dai genitori comporti automaticamente un danno per la bambina e il bambino è superata da decenni di letteratura socio-antropologica e psicologica.
Ma oggi il dubbio nasce anche da altro: l’idea, sempre più diffusa, che educare sia un compito esclusivo della famiglia, un fatto privato. Un compito, peraltro, reso difficile dal crescente isolamento sociale e da reti comunitarie sempre più fragili.
La proposta di Cadiai
Nei nidi Cadiai, ogni giorno si lavora per contrastare questi meccanismi e ricostruire una comunità educante.
Le famiglie non vengono solo accolte, ma coinvolte, sostenute, valorizzate come parte attiva del percorso educativo.
I nidi diventano luoghi di incontro, fiducia e scambio, in cui bambine e bambini, ma anche madri e padri, educatrici e educatori, possono sentirsi parte di un processo collettivo di crescita.
Un’alleanza educativa per generare cittadinanza
L’obiettivo è favorire una piena integrazione tra dimensione educativa e dimensione sociale, non solo per le bambine e i bambini, ma anche per i loro genitori: sostenere le persone nella loro interezza, come madri, padri, lavoratrici e lavoratori, cittadine e cittadini.
In questo senso, i nidi Cadiai sono spazi che promuovono empowerment, partecipazione e scelte condivise.
Costruire una cultura dell’educazione significa mettere in dialogo saperi, esperienze, culture diverse, superando approcci normativi o imposti dall’alto.
Educare, per Cadiai, è un processo condiviso di negoziazione, corresponsabilità e reciprocità.
Oltre le competenze, verso il “saper essere”
Frequentare il nido favorisce lo sviluppo cognitivo, relazionale e sociale delle bambine e dei bambini.
Ma la finalità educativa di Cadiai va oltre le performance: accompagnare le bambine e i bambini a diventare cittadine e cittadini consapevoli e capaci di costruire relazioni significative.
È questa la sfida, oggi più che mai: promuovere competenze trasversali come il pensiero critico, la conoscenza di sé, il rispetto dell’altro.
Perché ciò che conta, davvero, non è solo cosa si sa fare, ma come lo si fa, ovvero come si sta nel mondo.