Protocollo alias. Un passo avanti per l’inclusione
Un nuovo strumento per garantire il rispetto dell’identità personale e creare un ambiente lavorativo più accogliente.

Cadiai compie un nuovo e significativo passo verso il rispetto della diversità introducendo il protocollo per la “carriera alias”. Questo strumento nasce per garantire un ambiente lavorativo accogliente e rispettoso dell’identità di genere di ogni persona che fa parte della cooperativa, contribuendo a promuovere la dignità individuale e il benessere complessivo. Il protocollo rappresenta un passo significativo verso la costruzione di un ambiente sempre più inclusivo, in cui ogni persona possa sentirsi accolta e valorizzata nella propria unicità.
Che cos’è la carriera alias?
La carriera alias permette di utilizzare un’identità provvisoria, più coerente con il genere di elezione della persona, all’interno dell’ambiente lavorativo. Questo strumento è destinato a lavoratrici e lavoratori dipendenti, ma anche a chi collabora con la cooperativa in stage, tirocini o Servizio Civile.
Un impegno concreto verso il rispetto dell’identità di genere
L’introduzione del protocollo si inserisce in un percorso più ampio di attenzione ai diritti individuali e promozione della cultura inclusiva all’interno di Cadiai. L’identità alias non è solo un aspetto formale: rappresenta un riconoscimento concreto del diritto all’autodeterminazione e alla costruzione di un ambiente di lavoro equo. Questo protocollo contribuisce a ridurre i disagi e le discriminazioni vissute da chi affronta un percorso di affermazione di genere.
Un processo semplice e tutelato
La richiesta della carriera alias è accessibile a chiunque operi, anche temporaneamente, all’interno della cooperativa. Il processo si articola in pochi passaggi:
- invio della richiesta alle Risorse Umane;
- sottoscrizione di un Accordo confidenziale;
- aggiornamento dei sistemi interni, con rilascio di badge, targhette e materiali identificativi in linea con il genere di elezione della persona.
Ogni passaggio è gestito con la massima riservatezza, garantendo la privacy di chi intraprende questo percorso e nominando un tutor amministrativo come figura di riferimento.
Come chiarito nel protocollo, l’identità alias ha validità solo all’interno della cooperativa, mentre per documenti legali esterni come buste paga e contratti continueranno a essere utilizzati i dati anagrafici ufficiali.
L’inclusione si fa concreta
L’adozione della carriera alias non riguarda solo il contesto interno: rappresenta un segnale importante a livello culturale e sociale, che può avere un impatto culturale coerente con l’idea di società che la cooperazione rappresenta.
Con l’introduzione di questo protocollo, Cadiai si allinea a realtà sempre più attente alle esigenze di lavoratrici e lavoratori, dimostrando che l’inclusione non è solo una dichiarazione di principio ma una pratica concreta, capace di migliorare la vita delle persone e replicabile in ogni organizzazione.